Perugia unica in Italia: 80 cani salvati dalle bombe in Ucraina
Un viaggio della speranza: ora sono tutti salvi. Ma hanno bisogno di urgente aiuto
PERUGIA – Una storia unica in Italia, da quando è esplosa l’emergenza conseguente alla guerra in Ucraina. Due sorelle Tatiana e Liuba, vogliono portare in salvo gli oltre 80 cani che hanno in custodia nella loro terra martoriata. Hanno figli e mariti che purtroppo sono costretti a rimanere in patria e compete a loro portare in salvo gli animali. Ma sono tanti ed è difficile individuare un luogo in grado di ospitarli. L’alternativa, per loro, è quella di mettersi in salvo e abbandonare gli animali a un atroce destino.
Ma le due sorelle non perdono la speranza, una rete di solidarietà internazionale, partita dall’associazione Amici del Golden Retriver – secondo quanto precisato dalla stessa associazione a seguito della pubblicazione di questo articolo – che ha «finanziato e organizzato il salvataggio», ha reso possibile l’uscita dall’Ucraina e l’arrivo a Perugia.
E’ stata l’associazione a individuare il rifugio di destinazione su suggerimento di «una allevatrice» , mentre l’Enpa si «è impegnata per il secondo viaggio, visto che nel primo trasporto non entravano tutti i cani». E’ stata intercettata quindi la disponibilità di Lia, la titolare del rifugio Agrilia di Ponte Pattoli, a Perugia, che già custodisce oltre 100 cani ed ha a disposizione ampi spazi per trovare un ricovero anche a quelli da salvare dai bombardamenti dei russi. Un viaggio della speranza, ha visto partire prima Tatiana, con circa 60 cani stipati alla meglio all’interno di un camion, con cucce strette, dove sono stati infilati tutti quelli che era possibile caricare. Oltre 5 giorni di viaggio in condizioni difficili e critiche.
Una volta giunta in Italia, ci si è organizzati per il viaggio dell’altra sorella Liuba, che ha caricato l’altra ventina di cani, giunti a Perugia mercoledì sera. I cani sono tutti salvi, stanno bene. Ma ora un timore tiene in apprensione queste tre donne impegnate in questa emergenza. Occorrono crocchette per sfamare ogni giorno, forse per mesi, tutti i cani, compresi quelli già ospiti della struttura. Ne occorrono tantissimi sacchi.
L’appello è quindi rivolto a chiunque può aiutare. «Non chiediamo null’altro che crocchette – dice Lia – per favore portatecele al rifugio, oppure fatele arrivare qui con corrieri». L’appello è rivolto sia a persone di buona volontà che ad aziende produttrici o che ne hanno disponibili.
Chi invece volesse aiutare economicamente può farlo.
Ecco i riferimenti. Rifugio Agrilia, strada Ponte Pattoli, 2, 06134 Perugia PG.
Per dare un aiuto economico al seguente Iban. IT87S0200803048000102092097

Una foto dei cani salvati e ora presso il rifugio di Ponte Pattoli, Perugia.
