SUCCESSO PER IL CONVEGNO “LA MEDICINA NARRATIVA IN NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO” ORGANIZZATO DA A.MA.RE. ODV
CITTÀ DI CASTELLO – “Mi riterrò un bravo medico quando, curata la malattia, riuscirò finalmente a curare anche il malato”.
La Medicina, per curare, deve anche saper utilizzare la Parola.
Anche quella raccontata, quella scritta in versi, quella saputa ascoltare e saputa comunicare. Quella che riesce a fare parte di un vissuto, che va narrato e condiviso.
Il raccontare il proprio disagio è il primo passo verso il consegnare, con fiducia, il sé nelle mani del medico. E il saper ascoltare è il primo passo che il medico deve necessariamente fare per comprendere appieno lo stato di necessità di chi gli sta di fronte. È un reciproco denudarsi di pudori e preconcetti e un completo aprirsi e consegnare il proprio animo, non come entità metafisica, ma come sentimento, stato emozionale nelle mani dell’altro.
La medicina narrativa costituisce un approccio prevalentemente sensoriale al rapporto medico-paziente, con reciproco arricchimento del rapporto intrapersonale ed interpersonale, questo nell’ottica di fornire uno strumento diversamente clinico per giungere all’obiettivo finale che consiste nel curare il malato e non solo la malattia e favorire un’auspicabile riconciliazione con la malattia stessa.
Il raccontare il proprio disagio e l’interazione basata sulla risposta emozionale ed emotiva alle narrazioni di altri autori consente alle persone di esprimere emozioni, convalidare e condividere sentimenti, definire idee, contestualizzare esperienze, vagliare ipotesi, imparare indirettamente – in contatto con gli altri – a diventare più consapevoli delle scelte personali, promuovendo l’accuratezza della percezione del sé.
Quindi ascolto e poi narrazione, come prezioso strumento ed ausilio nel comprendere, ogni giorno, in ogni nostra azione quotidiana, che aldilà della scrivania dell’ambulatorio, sul letto di degenza, attaccato al monitor di dialisi, potrebbe esserci ognuno di noi.
Questo in sintesi l’oggetto dell’incontro organizzato da A.MA.RE. (Associazione Malattie Renali) ODV svoltosi sabato 20 maggio nella sala consiliare del Comune di Città di Castello.
Dopo la presentazione della presidente dell’associazione dott.ssa Patrizia Montagnini ed i saluti del sindaco Luca Secondi e dell’assessore Benedetta Calagreti, si sono svolti i lavori scanditi dalle testimonianze, particolarmente toccanti, di operatori sanitari e pazienti, magistralmente narrati da Mauro Silvestrini ed impreziositi dal violoncello di Tommaso Bruschi. Tra i relatori i componenti del team del prof. Marco Lombardi già ideatori e sostenitori del concorso nazionale di narrativa, poesia e fotografia in nefrologia intitolato a Quirino Maggiore, compianto professore di Nefrologia a Firenze. Tra i relatori e moderatori il prof. Paolo Reboldi (titolare della cattedra in Nefrologia dell’Università degli Studi di Perugia) ed il dott. Giovanni Ciao (dirigente medico nefrologo dell’Usl Umbria 1 e raffinato poeta).
Completava la coreografia un’opera di Marco Baldicchi intitolata “Passione”, evocatrice del tema della narrazione con tutti i risvolti emozionali correlati.
Spunti interessanti e molto stimolanti sono giunti dalla platea, particolarmente attenta e competente.
Al termine la presidente dell’associazione ha consegnato come cadeaux ai relatori alcune opere del Maestro Luca Baldelli create per l’occasione da Ceramiche “Noi”.
